20 Apr Microbiota e dimagrimento: il ruolo fondamentale dell’intestino
Cosa possono fare i batteri intestinali o microbiota per il nostro benessere e il dimagrimento
In un momento dell’anno nel quale l’argomento dimagrimento entra nel vivo, torniamo a parlare di alimentazione e lo facciamo introducendo un argomento particolarmente importante, vale a dire la relazione fra microbiota e dimagrimento.
Cercheremo di capire come influisce sulla nostra salute e sulla nostra forma fisica la condizione del nostro intestino. Un filone di ricerca questo, sempre più percorso, proprio perché gli studi da tempo confermano un ruolo centrale di quest’organo nel determinare il corretto funzionamento del nostro organismo. Non solo, molti aspetti disfunzionali sono stati ricondotti alla condizione della flora batterica intestinale, tanto da essere oggi spesso un punto di partenza diagnostico.
E dunque per introdurre l’argomento abbiamo voluto incontrare il Dott. Alberto Santini, biologo molecolare esperto in nutrizione, per capire un po meglio di che cosa stiamo parlando.
Dott. Santini, qual è la relazione fra batteri intestinali, alimentazione e salute?
I batteri sono i nostri ospiti intestinali (e non solo) da quando ci siamo evoluti: non saremmo gli stessi senza di loro. Questa “coevoluzione” si esprime in modi straordinari: potremmo essere depressi perchè il nostro ecosistema intestinale non è ottimale o potremmo essere drammaticamente allergici per motivi molto simili. L’intestino è l’interfaccia con il mondo esterno e non è sorprendente apprendere dagli studi che se i batteri intestinali di un topo obeso vengono traferiti ad un topo magro, quest’ultimo diventa obeso, indipendentemente dall’alimentazione. Penso non serva altro per evidenziare l’importanza dei batteri nel dimagrimento.
Quali accertamenti si effettuano per indagare questa relazione?
Un semplice campione di feci e il gioco è fatto, poi ci pensa il laboratorio allo studio con approcci molecolari o tradizionali, a seconda dei casi. E’ sicuramente una delle più promettenti linee di ricerca nel campo medico dei prossimi anni. Sto per partire con un progetto interessante di identificazione di batteri e virus intestinali che mi porterà a tornare in laboratorio proprio per approfondire questi aspetti.
Quali pazienti sono i più interessati?
Chi ha problematiche soprattutto intestinali è giustamente molto interessato a questo approccio. Assai interessate sono anche sicuramente le donne, molto più attente di noi “maschietti” alla ricerca di ciò che ci fa stare bene.
Come test deve essere ripetuto e con quale frequenza?
Analogamente ad un esame del sangue, ha senso parlare di un prima e un dopo. Se effettuando un test si scopre una problematica (disbiosi, batteri enteropatogeni etc.) ha senso ripeterlo dopo la cura; non prima di qualche mese.
I benefici di un’alimentazione calibrata sulla base di queste informazioni nel termine di che periodo sono apprezzabili dal paziente?
Spesso basta qualche giorno o poco più, per apprezzare con il cambio di alimentazione e la supplementazione di batteri probiotici specifici, i primi ma importanti positivi cambiamenti.
Ringraziamo il dott. Santini e ci fermiamo dopo queste prime informazioni su un argomento del quale torneremo presto a parlare, magari proprio a partire dalle domande che vorrete porci.