30 Apr Epilazione definitiva a diodo: un laser che usiamo tutto l’anno
4 Maggio un nuovo appuntamento con l’epilazione definitiva a diodo: intervista alla Dott.ssa Sara Bertoncelli
Mancano ancora pochi giorni al nuovo appuntamento che il San Prospero ha deciso di dedicare all’epilazione definitiva a diodo. In vista del 4 maggio, abbiamo incontrato la Dott.ssa Sara Bertoncelli, medico chirurgo specialista in medicina estetica, che vi accoglierà proprio nel giorno dell’open day dedicato all’epilazione definitiva.
A lei abbiamo rivolto alcune domande per sgombrare il campo da qualche dubbio sull’argomento.
Dott.ssa Bertoncelli, donne, uomini ed epilazione definitiva. Sappiamo che il pubblico principale è quello femminile, ma i dati dicono che le richieste degli uomini sono in aumento. Quali sono le differenze principali fra i due utenti, sia in termini pratici sia in termini di atteggiamento e aspettative?
La richiesta tra gli uomini è nettamente in aumento. Le differenze stanno soprattutto per le zone trattate: le donne richiedono soprattutto ascelle e inguine (in primis) poi le gambe; le zone più richieste tra gli uomini sono prevalentemente torace, spalle, schiena, mentre le gambe sono più richieste tra i culturisti e gli sportivi (es. ciclisti, tennisti o chi pratica calcio)
L’epilazione per essere definitiva che periodo richiede in media in una donna? E in un uomo?
Innanzitutto l’epilazione si definisce semipermanente perché alcuni bulbi piliferi a distanza di anni si possono “risvegliare” per tanti fattori: squilibri ormonali (alterazioni ovulatiorie, tiroidee, gravidanza, allattamento, menopausa) oltre al fatto che noi deriviamo dalla scimmia ed il pelo sarebbe la nostra fonte di difesa dal freddo, quindi quando il nostro organismo “si accorge” che siamo diventati glabri stimola il “risveglio” di alcuni bulbi piliferi silenti. La cosa positiva è che non ritorneremo mai nella condizione iniziale; quindi a distanza di 3-4 o più anni (a seconda delle situazioni) sarà sufficiente una seduta di richiamo per rimettere tutto a tacere.
Per quanto riguarda il numero di sedute dipende dalla fase di crescita del pelo e dalla zona trattata e soprattutto dal tipo di laser (e da chi lo utilizza). Cosa significa?
- Fase di crescita del pelo: è importante sapere che l’obiettivo di qualsiasi tipo di laser o luce pulsata è il bulbo pilifero (quello da cui ha origine il pelo) o meglio è necessario chiudere la vascolarizzazione che irrora il bulbo da cui poi origina il pelo. Il laser è in grado di colpire il bulbo quando il pelo si trova in una fase particolare del suo ciclo vita (fase anagen) ovvero la fase in cui è attaccato al bulbo. Questo perché il raggio scende lungo il fusto del pelo fino a raggiungere il bulbo. Nelle altre due fasi di crescita (telogen e catagen) il pelo si sta staccando dal bulbo per poi essere sostituito. Detto questo, considerando che i peli non crescono tutti alla stessa velocità e un ciclo vita del pelo dura circa 4 settimana, ogni volta che facciamo una seduta di laser (circa una volta al mese) riusciamo a colpire solo una certa percentuale di peli.
- Zona trattata: In linea di massima noi contiamo 5-6 sedute per inguine e ascelle (che rispondono molto bene per il fatto di essere solitamente più scuri e più spessi); 6-7 sedute per gambe (più che altro per il numero di bulbi); 9-10 sedute per baffo e mento (queste zone sono più lente a rispondere perché legate maggiormente all’andamento ormonale)
- Tipo di laser: ne esistono tanti e di tanti tipi, ovviamente differenti per tipologie e potenze. E’ fondamentale affidarsi a professionisti competenti e preparati.
L’epilazione a diodo è dolorosa? Ha controindicazioni o effetti collaterali?
L’epilazione al diodo non è dolorosa, si sente un lieve calore seguito da un piccolo “pizzico” come una puntura con uno spillo al momento della bruciatura del bulbo. Durante le prime 2-3 sedute (per via del numero maggiore di bulbi attivi) i “pizzichi” saranno maggiori, via via che aumenteranno le sedute, questi diminuiranno.
Perché con il diodo non è più un problema se la pelle è abbronzata o se ci esponiamo al sole subito dopo?
Ormai i laser di ultima generazione erogano energia, ma con grande selettività e precisione permettendo così di penetrare profondamente restando in totale sicurezza per il/la cliente in qualsiasi periodo dell’anno e per qualsiasi tipo di pelle. Unica indicazione è l’astensione dal sole nelle successive 48h.
Ci sono pazienti per i quali è sconsigliato questo tipo di trattamento, incluse patologie a carico del sistema circolatorio?
Non ci sono particolari controindicazioni al trattamento laser, salvo ferite aperte o patologie cutanee (tipo micosi, herpes, verruche, etc..); al contrario è particolarmente indicato per chi soffre di follicoliti recidivanti ovvero infiammazioni ripetute del follicolo pilifero.
Il laser a diodo viene oggi indicato come la tecnologia più efficace per l’epilazione definitiva. Quanto sono importanti le macchine per garantire l’efficacia del trattamento e perché sono differenti quelle in dotazione a un centro estetico e quelle impiegate da un centro di medicina estetica?
Come detto precedentemente le macchine in commercio sono tante e di tanti tipi.
Le estetiste per legge non possono utilizzare macchine ad intensità pari a quella medica, questo significa che i loro laser avranno effetti ma con un numero di sedute nettamente superiori. Senza contare che per portare la chiusura del bulbo è necessario che il laser arrivi ad una temperatura elevata, ma se l’estetista per “paura” di creare ustioni utilizza il laser (che già di partenza è più basso) ad intensità minima si creerà soltanto calore, quindi vasodilatazione andando ad irrorare il “nostro pelo” che si ritroverà più rinforzato.
Qual’è l’equivoco più comune legato all’epilazione definitiva?
L’equivoco più comune è che per fare epilazione il pelo dev’essere lungo, al contrario il pelo deve essere rasato a lametta il giorno prima. Questo per due motivi: il primo perché il laser “legge” il pigmento scuro del pelo, quindi scende lungo il fusto per poi bruciare il bulbo; più il pelo è lungo e più il laser scendendo perde intensità ed arriva al bulbo “scarico”; il secondo perché se il pelo è lungo si “sdraia” sulla pelle surriscaldandola per il calore della luce laser.
Qual è la domanda più frequente che le fanno sull’argomento?
Sicuramente riguardano il numero delle sedute (che purtroppo come anticipato sono legate a tante variabili), riguardano il “perché mi devo rasare” anche se tratto il viso e riguardano la “durata” dell’epilazione.
Salutiamo e ringraziamo la Dott.ssa Bertoncelli mentre voi non aspettate oltre, telefonateci e fissate un appuntamento per il 4 maggio.