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Nutrizione e dimagrimento: 10 domande al professionista del San Prospero

Speciale nutrizione e dimagrimento: Metti un venerdì al San Prospero con il Dott. Santini

Continuiamo a parlare di nutrizione e dimagrimento e conosciamo più da vicino il Dott. Alberto Santini, biologo nutrizionista in forza al San Prospero.

Alla vigilia dell’open day che il Poliambulatorio dedica il prossimo 13 aprile proprio alla nutrizione, approfondiamo l‘argomento con l’aiuto del professionista di riferimento.

Sulla nutrizione e in particolare sul regime alimentare funzionale al dimagrimento si è detto e letto molto; indubbiamente ci sono approcci diversi, sicuramente anche in questo caso è fondamentale affidarsi solo a professionisti preparati, in grado di guidarci alla giusta educazione alimentare.

1. Dott. Alberto Santini qual è la sua personale definizione della nutrizione?

Se è una definizione quella che chiede direi, Scienza del Ben Essere,. Si tratta in assoluto del miglior farmaco che si conosca, privo di controindicazioni ed effetti collaterali (ogni farmaco ne ha), dunque solo fattori positivi.

2. Uomini e donne che approccio hanno all’argomento?

Sicuramente il mio paziente tipo è donna, spesso madre, di età compresa fra i quaranta e i cinquant’anni con l’esigenza di risolvere piccoli grandi problemi estetici, accompagnati alle prime problematiche di salute.

3. Età, nutrizione e criticità: riusciamo a dare una breve sintesi della parabola che disegniamo noi signore?

Per essere doverosamente sintetici vi propongo quattro grandi fasce d’eta:

  • 18-30 anni: ragazze e giovani donne. Spesso gli squilibri alimentari sono legati a fattori emotivi.
  • 30-40 anni: donna moglie e mamma. La donna in questa fascia d’età spesso si confronta con il recupero della forma fisica post gravidanza. La necessità e il desiderio di ritrovare e conservare una buona tonicità è vissuto anche come il riappropriarsi della propria femminilità. La donna è spesso responsabile non solo delle proprie abitudini ma è il fulcro delle scelte alimentari della famiglia. È ancora più importante dunque una corretta cultura alimentare attraverso la quale nutrire piccoli e grandi.
  • 40-50 anni: è la fascia d’età in cui si raggiunge una maggiore consapevolezza di se stesse, giovani ma non più giovanissime si fa pace con il proprio corpo; c’è accettazione e maggior equilibrio. È un periodo nel quale si presta maggior attenzione alla prevenzione, su stesse e nei confronti della propria famiglia. Spesso è l’età dei trattamenti antiage, dell’impiego degli strumenti disponibili per valorizzare al meglio le proprie qualità. Cambia la forma del proprio corpo incluse le zone di accumulo del grasso corporeo, inizia il calo fisiologico degli ormoni con le prime irregolarità mestruali.
  • over 50: la menopausa si fa avanti e porta con sé necessari adattamenti metabolici e l’esigenza di acquisire nuove abitudini. Spesso questo periodo si presenta insidioso a livello emotivo, sia per l’instabilità dettata dagli ormoni sia per la diffusa tendenza ad associare la menopausa, termine dell’età fertile, con la vecchiaia. È l’età nella quale possono cronicizzarsi disturbi quali ipertensione, diabete, sindrome metabolica, obesità e osteoporosi. La donna deve trovare nuovi equilibri e nuovi stimoli; nessun rimpianto per fare largo alla consapevolezza di una nuova dimensione da vivere.

4. Qual è la cosa più difficile da far capire?

L’aspetto più difficile da far comprendere è che l’approccio alla corretta alimentazione non è un impegno temporaneo ma una scelta per la vita

5. Quali risultati può permettere di conseguire una corretta alimentazione?

È indubbiamente il miglior modo di prendersi cura di se stessi, della propria emotività e delle eventuali problematiche di salute.

6. Alimentazione ed emotività, come si gestisce questa relazione?

Sono sempre più frequenti i riscontri scientifici che vedono i disordini dell’umore ( ansia depressione attacchi di panico) come una causa di problematiche riconducibili all’intestino. Moltissimo può dunque essere fatto a livello nutrizionale per una migliore gestione degli stati umorali, un esempio su tutti: la molecola del buon umore, la serotonina, è prodotta al 70% dal nostro intestino.

7. Per l’estate siamo in tempo, in ritardo, oppure tutti le fanno questa domanda e sperava non gliela facessimo anche noi?

In media i miei pazienti perdono dai 3 a 5 chili in un mese, se di dimagrimento stiamo parlando; dunque fate voi… secondo me possiamo farcela.

8. Quali sono i suoi pazienti preferiti?

Il mio lavoro fortunatamente è basato su una forte interazione; le persone dotate di grande ironia sono quelle con le quali lo scambio è sempre molto divertente e il sorriso diventa l’impronta con la quale si affronta il percorso. Quindi direi che sono i miei preferiti in generale, non solo come pazienti.

9. Tre falsi miti il più possibile divertenti sulla dieta

  1. Se mangio grasso ingrasso
  2. Se ho il colesterolo alto non devo magiare le uova
  3. Se conto le calorie dei cibi dimagrisco per forza

10. Un consiglio quando abbiamo un desiderio incontenibile di cioccolata (-2 a Pasqua).

Mangiatela!!!

E con quest’ultima risposta il Dott. Santini ci saluta, ci da appuntamento a venerdì al Poliambulatorio San Prospero (e diventa uno fra i nostri medici preferiti in senso assoluto !)